Prima di dire come si diventa saldatori è opportuno parlare della normativa che disciplina la materia. La normativa europea di riferimento è la UNI EN ISO 9606, ovvero la normativa che si applica ai processi di saldatura manuali e semi automatici per fusione. Tale normativa, che prevede al suo interno differenti processi disciplinati separatamente, impone a tutti i saldatori, libero professionisti o dipendenti, di conseguire il patentino per poter svolgere le proprie mansioni all’interno di aziende e officine. Il patentino deve necessariamente essere rilasciato da un Ente certificatore autorizzato il quale, attraverso l’osservazione e la valutazione di una prova ben precisa con la realizzazione del c.d. saggio di prova, rilascia la certificazione, il patentino abilitante valido e spendibile in tutta l’Unione Europea e oltre i confini comunitari.
La prova di qualifica, secondo la normativa, deve considerare principalmente le abilità manuali del saldatore nell’adoperare l’elettrodo/torcia di saldatura/cannello di saldatura. Il patentino è legato ad una precisa tecnica di saldatura (WPS) e in sede d’esame possono essere osservate e valutate le abilità relative anche a più procedure in modo tale da ottenere più di un patentino se il candidato dovesse richiederlo.
La durata del patentino NON è a tempo indeterminato ma ha una scadenza precisa. In base al patentino rilasciato, e dunque alla procedura utilizzata, devono trascorrere due o tre anni dal conseguimento della certificazione prima che ci sia bisogno del rinnovo ottenuto sostenendo nuovamente le prove di saldatura realizzate precedentemente.
Inoltre la qualifica, pur essendo nominale, è legata contestualmente sia alla persona e sia all’azienda. In sostanza, nel caso in cui il rapporto di lavoro tra le due parti dovesse cessare, la certificazione perde la sua validità sia per il saldatore (la persona fisica) e sia per l’azienda. In questo caso il saldatore per poter svolgere le proprie mansioni presso un’altra azienda dovrà necessariamente sottoporsi ad un’altra sessione d’esame per riottenere il patentino che sarà a questo punto legato alla nuova azienda. Nel caso in cui il saldatore dovesse essere un libero professionista (es. ditta individuale), il patentino sarà legato sia alla persona fisica che alla ditta individuale dotata di P. IVA.
Dunque come si diventa saldatori? E’ obbligatorio sostenere l’esame per ottenere il patentino. Ma come si ottiene il patentino? La strada più semplice è sicuramente quella dell’essere già competenti in materia e di lavorare già per una azienda che possa insegnarti l’arte della saldatura e che possa richiedere per te la valutazione e l’abilitazione da parte dell’Ente accreditato all’osservazione della prova e al rilascio del patentino.
E se non hai già questa fortuna e vuoi cominciare da zero? Ovvero ottenere la qualifica per poi proporti nel mercato? La strada preferibile è sempre quella della formazione professionale che, grazie alla competenza di professionisti validi, permette di apprendere le abilità richieste dalla normativa e dal settore per poter ottenere l’abilitazione necessaria.
Tutti possono diventare saldatori abilitati e tutti possono godere di tante opportunità professionali che il settore e il mercato offre ogni giorno, in Sardegna, in Italia e all’estero.
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